giovedì 25 novembre 2010

Sesso gay a tutto spiano

Bellissimo il racconto di sesso gay che vi pubblico oggi, buona lettura a tutti cari amici!

Entrammo letteralmente trascinati dalla folla; come un fiume in piena
raggiunto il delta si divide in tanti piccoli rami, così gli studenti
entrando andavano posizionandosi nei tavoli, quasi travolgendosi nella
foga di occupare i posti migliori.
Nella confusione finii per perdere il controllo della posizione
assunta dal mio molestatore amante e quindi anche la speranza di
vederlo in volto, di poterlo riconoscere; mi guardai intorno smarrito,
turbato dalla piacevole esperienza appena vissuta, ma poi feci mente
locale: dovevo riprendermi in fretta, cercarmi un posto!
L'aula era estremamente vasta, ricoperta di tavoli da disegno,
traboccante di ragazzi: almeno 4 per tavolo; solo qualche ragazza.
La lavagna doppia e la cattedra, sollevate da un piccolo palco,
dominavano incontrastate e severe.
Andai a rifugiarmi proprio sotto il palco, come molti altri studenti
che non avendo trovato posto si erano rassegnati a prendere appunti "a
braccio". Mi sentivo felice, ma non appagato; ero ancora "preso" dai
tentacoli del desiderio: volevo quel ragazzo, volevo il suo cazzo
tutto dentro di me.
Entrò il professore e cominciò a fare lezione, ma io praticamente non
me ne accorsi: scrivevo qualcosa ogni tanto, copiando distrattamente
dalla lavagna, cercando di mantenere la concentrazione ma era una
lotta impari, il mio pensiero era rivolto altrove: sentivo ancora il
suo cazzo gonfiarsi vicino al mio ano, il suo corpo aderire alla mia
schiena, stavo ricominciando ad arrossare dal desiderio; la mia penna
si muoveva da sola sul foglio; quasi come posseduto cominciai a
tracciare disegnini osceni:
prima un bel cazzo eretto, poi una bocca aperta, poi alla bocca
aggiunsi un volto ed un corpo che mi somigliavano, quindi un cazzo in
culo... la mano si muoveva velocemente, il tratto era sicuro... il
desiderio tanto, il mio cazzo sempre più duro.
<>
era dietro di me!.. e aveva visto il disegno!!!...
mi tremavano le mani, non risposi;
<>
non riuscivo a mettere dentro il mio materiale,
ma senza dire niente sistemai tutto
e mi avviai verso l'uscita, ora mi tremavano anche le gambe...
Ci sedemmo in una panchina di legno subito fuori dell'aula, era solo:
<>
Arrossai fortemente; avrei voluto negare, andarmene..
<>
deglutii... cercai di vincermi; lui mi fissava negli occhi sicuro di
se, sentiva che lo desideravo:
<< però mi piacerebbe! e anche molto!>>
<> rispose..
<< però quando non ho di meglio non disdegno un bel culetto, specie se molto femminile, come il tuo.. se vuoi posso incularti mentre ti faccio una sega... >> continuava a fissarmi,
io arrossai ancora di più, il mio cuore batteva come mai....
già mi immaginavo la scena, me la gustavo...
<>
per tutta risposta si alzò dicendo:
<>
entrammo, io dopo di lui.. chiusi la porta: era veramente grande,
c'era tutto lo spazio di cui avevamo bisogno...
mi inginocchiai davanti a lui, non gli avrei certo permesso di
incularmi se prima non me lo avesse fatto succhiare...
Mi tremavano le mani dalla voglia del suo cazzo,
per me era la prima volta, percui gli toccai rapidamente la patta
senza soffermarmi molto, desiderioso come ero di averlo in mano...
abbassai i calzoni della sua tuta, vidi gli slip bianchi e in un
impeto di eccitazione li annusai; era fantastico il profumo del suo
cazzo; ci strofinai contro il viso, le guance, il naso, le labbra, poi
abbassai anche le mutandine; il suo cazzo già duro, mi si presentò in
tutta la sua possenza: veramente un bel cazzo, non superdotato, un bel
16cm, ma veramente duro, con una studenda cappella lucida; ora anche
lui era rosso in volto.
Gli baciai le palle quindi cominciai a salire lungo la canna, sempre
con i baci e godendomi nel frattempo il suo odore, fino ad arrivare
in cima: leccai la sua cappella molto lentamente, bevendo gli umori
che ne uscivano abbondantemente;
studiai il sapore che non avevo mai gustato prima: era un pò forte, ma
al tempo stesso dolce..
gli baciai la punta, quindi me la presi in bocca;
reagì con una contrazione, poi mi prese la testa con le mani e affondò
dentro la mia gola per tutta la sua lunghezza con un colpo deciso del
suo arnese, cominciando a pompare.
Sentivo la mia bocca allargarsi e restringersi ad ogni colpo, il mio
naso vagare tra il suo bel pelo nero e folto, i suoi coglioni sbattere
contro il mio mento, mentre con le mani lo tenevo per il bacino.
Le mie labbra, serrate, si lasciavano scopare con gusto da quel porco;
<<..che bel cazzo...>> pensavo..
<<.... mmmmmhhhhh quanto è duro... dai.. scopami in bocca..>>
<<... siii ancora... fammelo sentire....>>
<<...dammelo dentro.. infilamelo fino in gola....>>
<>
mi stava scopando lentamente, ogni tanto usciva dalla mia bocca per
strofinare la cappella sulle mie labbra, poi rientrava, finchè non si
interruppe:
<>
mi calai i pantaloni e le mutande, mi appoggiai ad un sopporto,
inarcai la schiena, piegai e divaricai le gambe in modo da
permettergli di raggiungermi con facilità;
sputò sulla punta delle dita della sua mano destra, sparse la saliva
usando il pollice, ci sputò di nuovo, poi usò l'indice per lubrificare
il mio ano, intanto con la sinistra mi palpava una chiappa.
<>
Appoggiò la sua cappella al mio ano, la lasciò così per alcuni
interminabili attimi, nel corso dei quali potei sentire il mio culo
tappato da un vero cazzo per la prima volta..
era fantastico... sentivo la sua cappella calda, le sue mani sulle mie
chiappe;
cominciò a penetrarmi ruotando lentamente il bacino;
inarcai la schiena e chiusi gli occhi....
non sentivo dolore anzi... più avanzava quel cazzone e più desideravo
avanzasse... finalmente la cappella entrò completamente.. ora mi
sentivo completamente deflorato, come una bottiglia con il suo bravo
tappo di sughero..
Cominciò ad andare avanti ed indietro lentamente, forse perchè il
bocchino praticatogli pochi minuti prima non lo aveva lasciato
indifferente e aumentando la velocità avrebbe rischiato di esplodere,
forse perchè non voleva farmi male...
mi prese per i fianchi, aumentò il ritmo.. era fantastico sentire il
suo cazzo dentro di me...
mi sentivo posseduto, mi sentivo suo, avrebbe potuto farmi tutto
quello che voleva... mi stava facendo ciò che volevo anche io...
sentivo i suoi peli contro le mie chiappe, il suo corpo contro il mio,
già avevo gli occhi chiusi, mi morsi anche il labbro inferiore,
mi prese per i capelli, mi diede uno schiaffetto sulla chiappa mentre
mi scopava nel culo...
mi stava cavalcando...
<>
<>
mugolò una specie di risposta...
sentii ancora una contrazione del suo cazzo dentro il mio culo...
il mio ano reagì stringendosi maggiormente attorno al cazzo in un
abbraccio di libidine pura..
Di colpo lui aumentò di molto il ritmo della scopata...
io cominciai a muovere il culo avanti e indietro e a farlo ruotare
con movimento contrario al suo...
sentivo che le dimensioni e la durezza del cazzo aumentavano
rapidamente dentro di me, mentre aumentava il ritmo dei suoi colpi e
la forza con la quale il mio ano stringeva quel fantastico uccello;
mi strinse le chiappe con furore sbattendomi con violenza,
mentre con una mano io sfioravo il mio cazzo...
il suo uccello diede una serie di contrazioni allargandomi
ritmicamente il buco del culo che accortosi che stava per ricevere
dentro lo sperma cominciò a pulsare all'unisono;
stava venendo... stavo venedo...
lui cominciò a sborrarmi dentro, il mio sperma mi colò in mano...
estrasse l'uccello e mi sparò gli ultimi schizzi di sperma tra le
chiappe e in fondo alla schiena...
Lui raccolse questo ultimo sperma con un dito che io avidamente
leccai......

Nessun commento:

Posta un commento