lunedì 24 dicembre 2012
Ragazzi disponibili per sesso gay
Ragazzi disponibili per sesso gay, la maggior parte sono bisessuali il che a me intriga ancora di più!
martedì 18 dicembre 2012
Lo voglio!
lunedì 17 dicembre 2012
sabato 15 dicembre 2012
giovedì 13 dicembre 2012
Incularsi da soli
mercoledì 12 dicembre 2012
Pompino completo
martedì 11 dicembre 2012
domenica 9 dicembre 2012
venerdì 7 dicembre 2012
Bel racconto erotico gay
Racconto erotico gay pubblicato anni fa in rete, adesso lo ripropongo su questo blog:
"Il safari è iniziato caro. Sai cosa voglio. Sai cosa desidero. Lo sai, lo
so. Vedi, è una questione di idraulica. Di liquidi. Di umori. Si tratta di
sopravvivere a questa forza ceca che mi sta piegando le ginocchia. Dalla
fame e dalla paura. Certo. Proprio come gli animali. La paura è la mia
forza. L'agitazione che scuote il mio corpo è la mia fortuna. Forse anche
la tua. Non sono capace di smettere di torturarmi. Ho questo groppo, bello
grosso, nello stomaco. È una palla gigantesca. Mi blocca il respiro. Il
respiro che è sempre più corto. Questo inplica, ovviamente, una certa qual
carenza di sangue al cervello. Oddio, è ovvio, il sangue è da qualche
altra parte. Cazzo. Vorrei scuotermi e scorticarmi fino a morire tanto ne
ho voglia. Riesco a percepire questo odore acre. È l'odore della mia
voglia. Odore del mio imbarazzo e della paura. Della paura.
Dell'imbarazzo. Se sono capitato qui, oggi, è perché ho voglia di un nuovo
scenario. Di un altro teatro. Sono entrato come una pantera dalla porta
principale. No. Non puoi avermi visto. La sofferenza del mio desiderio mi
sta cancellando dal mondo. No. Non succederà anche a te. Sta' tranquillo.
Sei bello e biondo. La faccia da ragazzino. Troppo fresco per avere paura.
Ti osservo e vedo la naturalezza dei tuoi gesti. Non puoi patirne. Non
puoi soffrirne. Sei troppo bello. Sei troppo seducente. Anche se sei solo
un corpo con cui giocare. Con cui fallire. Dio, divento patetico, in
questi momenti. Non credi? Sei stranito, vero? Beh, ti dicevo. Sono
entrato con uno scopo preciso. Lo avevo scritto in faccia. Tatuato nei
movimenti tossici con cui ho scontrato quella coppia laggiù. Ma neanche
loro mi hanno visto. Ho gironzolato intorno. Ho guardato quei maglioni. E
so che in quel momento mi hai visto anche tu. Ma non perché riuscissi a
penetrare nella mia cortina di angoscia. Ma perché ti ho ingannato. Mi
sono reso visibile. Per te. Hai notato i miei movimenti? Il mio fare
tranquillo e disinvolto?
Ti ho puntato da subito. Ti ho cacciato da subito. Fin da quando ti ho
visto qualche settimana fa. Come? Non te ne sei accorto? Per forza. Non mi
hai visto. Comunque, questa volta mi hai notato. Sei accorso. Ed io ho
vestito il mio volto migliore. Desidera qualcosa? Si, questo mi hai
chiesto. Non ricordi. Mmh, si. Senti vorrei provare quei jeans. Ti ho
risposto. Li hai presi e me li hai porti. Il tuo occhio da commesso ha
indovinato la taglia. Ridi? Rido io che la tua taglia ho sognato. Ho
capito subito di che pasta eri fatto. Sai, per continuare a cacciare in
savana bisogna avere olfatto. Non so cosa sia. Se la paura o il desiderio
smodato che acuisca i miei sensi. Ti ho fatto una domanda strana, poi. Ti
ho detto che i jeans li avresti dovuti provare tu. Ma la taglia è
sbagliata! Hai esclamato. Non è per me. Devo fare un regalo. Ho detto. Hai
sorriso. Sollevato? Deluso? Non so. Ti ho aspettato fuori dal camerino
mentre indossavi i jeans aderenti. Li ho scelti apposta. Io non sono il
tipo. Troppo demodé per un capo così frizzante ed ingenuo. Sorridevo.
Pensando a come ti ha guardato la commessa, la tua collega, mentre ti
seguivo verso i camerini. Interrogativa? No, direi piuttosto invidiosa.
Hai spalancato la tenda e per un attimo ho rischiato di tornare
invisibile. Non ho potuto fare a meno di soffermarmi sul tuo pacco stretto
nei pantaloni. Un rilievo nel tessuto blu. Sai cos'è successo in quel
momento? La saliva si è staccata dal palato. Mi è scivolata sulla lingua.
Ha soffocato i miei pensieri. Ed ho dovuto deglutirla insieme alla mia
impazienza. Belli, ma forse sarebbero meglio un po' più stretti. Dice?
Vanno stretti, mi hai risposto, ma questi dovrebbero andare bene. No, no.
Meglio più stretti. Ho risposto. Li hai cambiati. Hai indossato quelli
nuovi con una certa fatica. Ti stavano bene. Anche se forse non usano
così. Tra una moda e l'altra non si sa mai cosa vada bene. Questo ti ho
detto. Hai sorriso. Però ti stanno bene. Sei arrossito. Però se ti
stringono dovresti toglierli. Ti ho incalzato. Sai, mi piacerebbe
toglierteli io.
Ho detto queste parole. Deciso. Sai quanto tempo è passato prima che
riuscissi a dire cose come queste? Non lo immagini? Certo, tu no. Non ne
hai mai avuto bisogno. Troppo bello perché ti fosse necessario. Certe cose
te le sei sempre sentite dire. Io, invece, ho faticato. Ho sbagliato.
Delle volte sono stato pure picchiato. Non sempre il mio radar ci azzecca.
Ma non ho mai smesso di provare. La bestia è sempre stata in agguato. Mi
ha sempre obbligato a rischiare, come sulla cresta di una montagna. E
spesso ce l'ho fatta. Ne sei un'esempio. Non ti scaldare ragazzo. Non ne
hai bisogno. Non ti ho certo obbligato io a seguirmi a casa. Mentre
aspettavo che finissi il turno, ti ho osservato. Vicino al reparto degli
abiti eleganti, certo più adatti ad un invisibile come me, ti guardavo
fantasticando. E tu, tu solo, riuscivi a vedermi. Si, vedevo le tuo
occhiate. Erano occhiate di un arancio brillante, come di chi è
imbarazzato. Ma l'imbarazzo è partorito dall'eccitazione. Si ragazzo, è
proprio così. Siamo usciti. Sembravamo amici? No, non credo. Troppo
diversi. Troppo rigidi nell'attesa del destino. Il destino che ci ha messo
sulla stessa strada. E poi ha incrociato i nostri corpi. Sei molto bello.
Bello ed inutile. Come un soprammobile. Non ti offendere. Sta' calmo e
fammi parlare. Eravamo in preda ad una frenesia. Ci siamo spogliati.
Affamati di una sazietà che, almeno per me, non sopraggiungerà mai. Ho
navigato il tuo corpo, esplorandolo. Ma la fretta era troppa. Troppa per
dei preliminari che non mi bastano più. Sono serviti solo a renderti
utilizzabile. E poi mi sono fatto scopare da te. Quello che desideravo era
il tuo cazzo potente dentro me. Non hai fatto fatica ad entrare. Altri lo
hanno fatto prima di te. E altri lo faranno dopo. Ho solo goduto del mio
essere in tuo potere e, allo stesso tempo, dominare il tuo orgasmo. Ti ho
colto di sorpresa. Per questo ti è piaciuto. Sentivo il tuo pezzo di carne
infilarsi nell'angolo più profondo. Ti ho urlato di continuare. Mi sono
spogliato dell'immagine che ti eri fatto di me e mi sono fatto scopare.
Poi. Poi sei venuto, grondando di sborra. E ti ho sentito riempirmi di
quel peccato bastardo che mi inchioda. Come vorrei morire, ogni volta. Ti
ho sentito allentare la presa e svenire sul letto. Ed io ho rivissuto
l'amplesso da tutte le angolazioni. Tutti gli odori, i rumori e la
consistenza selvaggia del tuo cazzo-- Cosa vuoi? Si. Puoi andare adesso.
Va', va' pure. E prima di uscire prendi cento euro, li trovi nella tasca
dei pantaloni. Tranquillo il safari è finito. Adesso tornerò alla
solitudine ed alla vergogna.
Certo. Prima del prossimo".
giovedì 6 dicembre 2012
Uno splendido esemplare
Uno splendido esemplare di ragazzo gay, giovane, culetto rotondo, bel buchetto, cazzo che si intravede e sembra ottimo, palle tutte da leccare e soprattutto faccia da farabutto, uno che sentimentalmente ti farebbe soffrire molto (ma io ho rinunciato all'amore da tempo) ma che quando ti incula te lo fa sentire davvero.
mercoledì 5 dicembre 2012
Un pompino appassionato
Davvero appassionato questo pompino, fatto non solo con arte e amore, ma anche con tanta tanta passione. Si vede proprio che a questo giovane gay piace farsi riempire la bocca di sperma e gli piace anche meritarsi la sua ricompensa liquida con un lavoro di bocca magistrale. Io personalmente adoro fare pompini ma probabilmente non arrivo certo a questi livelli!
martedì 4 dicembre 2012
lunedì 3 dicembre 2012
3 dita nel culo
Una foto davvero meraviglioso: questo giovane ragazzo gay infila ben tre dita nel culo del suo partner mentre lo masturba. Immaginiamoci che goduria quando sentirà la faccia riempirsi di sperma, al suo posto ingoierei parecchio. E immaginiamoci anche la goduria del suo fortunato amico, venire con il culo pieno è un'esperienza esaltante. Sesso fortunato!
domenica 2 dicembre 2012
Che scopata ragazzi!
Davvero la scopata del secolo: è quella che vi presento con la sequenza di foto di oggi. I due bellissimi modelli fanno davvero di tutto e lo fanno davvero duramente. Confesso che ho sempre sognato di prenderlo nel culo in questo modo e spero un giorno che il mio sogno si possa trasformare in realtà. Non è un caso che sia connesso a tutti i migliori siti di incontri per gay e ai migliori siti di webcam gay, si fanno incontri davvero eccezionali.
Vai a Bound Gods per vedere altre storie simili
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